lunedì 3 agosto 2009

In mille pezzi

L’Italia è un Non-Stato. La nuova condizione di Non-Stato deriva dall’ormai dilagante divisione di territori e partiti, i quali invece che lavorare per una sintesi nazionale come dovrebbe essere il loro compito, operano singolarmente a difesa ognuno del proprio reame.
La Lega accudisce con amore il Nord dentro un recinto invalicabile; il Pd si sta ritirando nelle trincee appenniniche con qualche avamposto qua e là; il Pdl è ancora alla ricerca del latte materno per crescere forte e sano; al Sud non sanno dove stare e corrono dietro a chi li offre di più.
E l’incapacità di collaborazione dei partiti si vede anche dalle polemiche e dalle frecciate che si lanciano di continuo. [Tra i fatti recenti la volontà del Sud di istituire di nuovo la Cassa del Mezzogiorno con Pdl a favore (ma dai chissà perché!) e Lega e Pd contro.]
Il Non-Stato avanza poi con le spinte centrifughe che sempre più dividono destra e sinistra dall’inesistente centro e la stessa cosa avviene tra Nord e Sud del paese; a loro volta destra e sinistra si frantumano in pezzi sempre più piccoli ognuno con un suo ideale e la stessa cosa avviene tra Nord e Sud del paese.
Cari "Fratelli d’Italia" (un po’ fuori luogo di questi tempi), lo Stato è qualcosa di unitario, vi pare di esserlo? E va bene che ‘il mondo è bello perché è vario’, ma non è questo il contesto giusto per attuare il proverbio.

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