martedì 28 luglio 2009

Le rovine

La politica e l'economia rovinano il mondo, sempre l'ho detto e sempre lo dirò.
La politica induce le persone a credere di essere più intelligenti di quello che sono, pensando di fare l'interesse comune quando invece l'unico interesse perseguito è quello personale o al massimo quello oligarchico. Le ideologie contribuiscono alla rovina della poca politica esistente creando un cervello collettivo a cui attingere la propria impersonalità.
L'economia poi fa la sua parte accentuando l'oligarchia commerciale e la già poca influenza del popolo. Ed è proprio il popolo che sempre ne risente e incassa le conseguenze delle decisioni oligarchiche.
Forse le generazioni future, non di certo la mia, riusciranno a costruire nuove soluzioni dalle rovine che si troveranno di fronte. Il passato serve a questo, anche se i padroni attuali non si privano dei paraocchi.

2 commenti:

  1. Quello di cui stai parlando è una tua personalissima concezione dei termini "politica" ed "economia". L'economia è una componente indissolubile dell'esistenza umana, non può essere eliminata e non la si può criticare a priori solamente perché viviamo in un'epoca in cui alcune categorie di persone ritengono che il sistema economica attuale sia dannoso. La politica ha un significato talmente ampio che vale lo stesso identico discorso che ho fatto per l'economia. Ci sono infinite politiche e non credo che siano tutte il male. Oltretutto, quale altro modo per gestire una società potresti suggerire? Per quanto siamo tutti abituati ad una classe politica che sbaglia non di rado e molto spesso non per caso, non è corretto dire che tutte le persone che mettono il cuore in una passione come può essere la politica siano spinte unicamente dall'interesse personale. Sarebbe una riflessione troppo superficiale.

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  2. Non nego infatti che sia una mia personale idea e concordo nel dire che sono due componenti importanti nella nostra esistenza e società. Ma proprio perchè sono importanti fondamenti della civiltà secondo me non dovrebbero essere gestite nel modo in cui sono gestite oggi.
    Non nego inoltre che ci siano persone per bene che si impegnano davvero, seriamente e senza secondi fini per il bene comune.
    La mia è una riflessione riferita alla loro pessima gestione e ai danni che ne derivano.

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