mercoledì 3 novembre 2010

Giochiamo?

Alluvioni, rifiuti, discariche, crisi e disoccupazione. Nulla di tutto ciò riesce a scalfire il senso dell'umorismo del nostro amato premier.
Sembra che stia giocando al "nascondino delle notizie". Appena in Italia succede qualcosa di brutto o drammatico che potrebbe intaccare la sua persona e la sua immagine di salvatore, lui si diletta nel presentarsi alle conferenze e agli incontri pubblici per sciorinare un sacco di minchiate.
Ha iniziato con "Usciremo dalla crisi.." per passare a "..ricostruirò l'Aquila.." e per finire in bellezza con "..ripulirò Napoli dai rifiuti in 3 giorni..".

Tutto ciò ovviamente non è accaduto e non accadrà, neanche con l'aiuto dello Spirito Santo e di Maria sua madre.
Appena il premier nota del sobbuglio nello stivale.. zac! se ne esce con qualche frase ad effetto per attirare l'attenzione su di sè e sulle cazzate che dice e quindi deviare l'interesse dai problemi veri (che nel frattempo aumentano sempre più).

Il problema grave è che queste minchiate deviano davvero l'interesse nazionale dai problemi!
Ma ci pensate?! Un solo uomo (che va per gli ottanta) con una frase ad effetto fa dimenticare a tutta la nazione che ci sono gli sfollati, che ci sono le alluvioni, che ci sono i rifiuti in strada, che c'è la crisi e che ci sono i disoccupati in cima alle gru!
Tutto ciò è semplicemente assurdo.

In un paese normale un personaggio del genere si sarebbe già dimesso da tempo.
Però c'è anche da dire che in un paese normale un personaggio del genere non potrebbe esistere.
E quindi concludendo il sillogismo, l'Italia non è un paese normale.
Infatti è un paese per comici.




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